sabato 11 maggio 2013

Giallo


-E' andata bene l'operazione?
-Tutto a posto, il pesce ha abboccato all'amo.
-Bene...
Tu..Tu..Tu..

La mattina come al solito Jessica, dopo quel rossetto fuoco e un'incipriata afferrò la sua borsetta blu,salutò e sali sul taxi. Come era sua abitudine, tutte le mattine passava al bar,ordinava un croissant alla marmellata,un cappuccino e in fretta e furia, un pò come se non volesse farsi notare...salutò quell'uomo..un'uomo dall'aspetto alquanto strano...
-Buongiorno signora Jessica, come sta? Ha dormito bene??
-Abbastanza,a proposito, dove sono le pratiche per quel progetto della quale le ho parlato?
- Sulla scrivania del suo ufficio..
-Grazie, vado subito a vederle.
Jessica entrò nel suo ufficio, si sedé al solito posto, su quella poltrona nera dietro la scrivania e subito notò un piccolo fogliettino giallo posto sul monitor del computer: stai attenta, guardati le spalle e non distrarti mai..Si spaventò, ma non ne volle parlare con nessuno...
Nel tardo pomeriggio, sulle sei, quando lo stanco sole stava per andare a dormire, Jessica tornò a casa, tra stanchezza e paura per quella minaccia che ripetutamente gli ritornava alla mente. Aprì la porta di casa..e come al solito vi era suo marito Ben ad aspettarla, ma quella sera nell'aria qualcosa non quadrava: tra i due vi fu uno sguardo gelido, un'aria tesa, come se si volessero parlare ma il silenzio di tomba non glie lo permetteva.
-Tesoro, come è andata la giornata??
-Oh, tutto bene, un pò faticosa..
-Ti ho preparato una bella cenetta..
Entrambi strapparono un sorriso e Jessica poggiò il cellulare,di cui era molto gelosa, sul tavolo.
-Vado in bagno.
-Si, tranquilla..
Dopo poco il suo cellulare vibrò, squillò e poi la suoneria esplose:
-Pronto amore, sei pronta? Sbrigati a prepararti altrimenti tuo marito ci scopre!
-Il marito vi ha già scoperto,cosa credevate che fossi così ingenuo?
-........
tu..tu..tu..
Il pugnale sporco di sangue cadde a terra...e in una notte, tutto cambiò..

L'alba, l'alba rossastra, l'alba già riempita da sirene della polizia che rimbombavano per tutta la città di Miami.
-Pronto polizia, è già intervenuta sul luogo?
-Stiamo indagando, abbiamo fatto esaminare il corpo, sembra che si tratti di un omicidio, la scientifica ci farà avere al più presto notizie sul quanto accaduto.
-Avete dei sospetti? Chi potrebbe essere stato?
-A primo impatto il corpo sembra essere stato bruscamente tagliato da un'arma con una lama molto affilata, ma non possiamo affermarlo con certezza...
- Signor Smith,come vi sembra possibile però che la casa della vittima sia rimasta intatta, che niente fosse stato fuori posto e che nemmeno la porta fosse stata forzata?
- L'assassino perciò, caro investigatore doveva essere un'amico di Jessica, una persona di cui si fidava e che avesse aperto la porta..
Dopo poco tempo, ossia nel giro di una settimana, la scientifica aveva tratto alcune conclusioni.
il signor Smith non faceva altro che descrivere e descrivere quella stanza in cui Jessica avrebbe chiuso gli occhi: dal generale pareva una stanzetta normale, finestre grigie e impolverate,finestre abboccate, letto rifatto, il tavolo marrone, la solita libreria piena zeppa di libri, da quelli di cucina a quelli di avventura..
Smith però insisteva su quello strano foglio giallo che casualmente era stato messo sulla scrivania di Jessica poco prima della sua morte..
-Continuò: era tutto in ordine..ma il mio squardo, d'improvviso finì su un fogliettino giallo attaccato sulla scrivania di casa dove ovviamente la vittima aveva pile di pratiche di lavoro.. era strano..ma non mi quadrava qualcosa.
-Signore..
-Mi dica Fles, avete trovato qualcosa?
-Abbiamo controllato tutti gli spostamenti della signora Jessica, le chiamate, i messaggi..sembrava una persona tranquilla...tranne che per un piccolo particolare.. Sul suo cellulare abbiamo trovato chiamate anonime, strane, troppo strane,fatte da una persona probabilmente segreta a suo marito Ben.
-Quindi lei starebbe insinuando che avesse un'amante o qualcosa del genere?
-Proprio così..
-Il movente? Il sospetto e la gelosia signor Holmes.. i falsi indizi sono stati messi proprio da Ben, per non fare insospettire i giudici..infatti è stato proprio lui a ricostruire la scena del delitto, troppo strano e troppo evidente.
-Ci parlerò io Fles..continuate le indagini.
Smith si precipitò dal sospettato marito che una volta aperta la porta di casa si trovò in un bel mare di guai. Avevo lo sguardo gelido, sembrava un cadavere e non parlava: ascoltava solo!
- Ben, lei non sa niente...vero?
-N-N-No..
-Ne è proprio sicuro??
-Certamente..cosa le fa pensare che io non lo sia?
-Beh..magari un pugnale sporco di sangue le farà tornare alla mente qualcosa..lei da tempo indagava su sua moglie, infatti aveva paura che vi stava tradendo. Controllavate i suoi messaggi, le sue chiamate, tutto. Il falso biglietto è stato tutto un piano, messo in atto dal suo complice . Quella sera, casualmente ha risposto al cellulare di sua moglie e ha avuto la conferma schiacciante del tradimento da parte di Jessica..preso dalla rabbia e stanco di tutto ciò ha afferrato un pugnale e lo ha conficcato nella schiena di sua moglie. Ha finto per tutto questo tempo di non sapere nulla,ma invece è stato proprio lei l'assassino..
Dopo attimi ininterrotti di silenzio Ben scoppiò in lacrime:
- Giuro, Giuro che io non volevo farlo..ma la mia rabbia era troppo grossa...
Notte,notte fonda,notte dietro le sbarre per Ben e per il suo complice nel carcere di Miami..
                                                         
                                                                                                                   Rossi Giulia & Gentili Roberta

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