lunedì 3 giugno 2013

Lettera a Giovanni Falcone

Carissimo Giovanni Falcone,
quel maledetto giorno il 23 maggio 1992 la strage di Capaci, si spegne la sua vita, quella di sua moglie Francesca e della scorta. La vita di una persona che ha lottato contro il mostro, una persona che credeva di poter sconfiggere questo mostro, che credeva in un mondo migliore.La vita di una persona che ha avuto il coraggio di portare avanti una lotta pericolosa, sapendo perfettamente che la sua vita sarebbe rimasta segnata per sempre.Lei sapeva che sarebbe stata difficile, ma nonostante ciò ha rinunciato alla vita per aprire gli occhi agli schivi della mafia. Dopo il maxi processo è stato lasciato solo a combattere un nemico troppo grande, dalle persone comuni fino ai suoi coetanei, da chi vedeva in lui una forza talmente potente da sconfiggere un grande mostro, capace di porre fine alla corruzione dello stato. La mafia è un mostro senza volto, e lei cercava di darglierne uno. Ha rinunciato a una vita sociale costretto a vivere rinchiuso dentro casa, protetto dalla scorta giorno e notte, ogni suo spostamento era pianificato e ben controllato, aveva rinunciato alla libertà. Costretto ad allontanarsi dalla sua famiglia per evitare di metterla in pericolo, costretto ad non avere figli e a far rischiare la vita a Francesca. Ha vissuto in isolatamente per lo stato. Tutto questo finì quando cinque quintali di tritolo esplodono per ordine di Toto’ Rina, per mano di Giovanni Brusca. La vita di un eroe si spegne per sempre. Poche sono le persone che hanno coraggio di parlare, di aprire bocca, di denunciare, tante quelle che vivono in eterno sotto ricatto, immerse nella paura. Beh se le potrei rivolgere qualche parola direi solo che è stato e che è un grande eroe, che nessuno avrebbe avuto il coraggio di lottare contro un mostro così pauroso, che ha sicuramente ha lasciato qualcosa che non verrà mai dimentica. Le direi che che un pezzo della sua storia è in ogni di noi, che cercheremo di porre fine alla parola mafia.

Nessun commento:

Posta un commento