martedì 15 aprile 2014

La tecnologia

7.00 segna la mia sveglia. Ecco l’odore del caffè proveniente dalla mia macchinetta ultima generazione che si attiva automaticamente col sorgere del sole. Anche il microonde sincronizzato con la mia sveglia si attiva e scalda un croissant. E’ ora di alzarsi: metto i piedi per terra e l’armadio magicamente si apre consigliandomi cosa indossare.
7.50: la voce della mia agenda multimediale mi avvisa che è ora scendere da casa. Cosi metto il giubbotto con riscaldatore incorporato che si accende a contatto della pelle e metto il mio dito sulla porta blindata con sensore a DNA. La mia scala mobile mi porta fino alla macchina nuova di zecca. Mi accomodo sul sedile e do ordine all’auto di partite. All’improvviso, la mia testa mi avvisa che oggi è il compleanno di mia sorella, cosi, con il mio cellulare supertecnologico mando un messaggio vocale a Maria che si trova al polo nord.
Ci siamo, sono arrivato sotto l’azienda dove lavoro. Scendo dall’auto e do ordine di trovare parcheggio. Salgo sull’ascensore e mi dirigo verso l’uffici e immediatamente mi arriva il messaggio dalla mia segretaria che mi da il buongiorno. Entro in ufficio: che la giornata di lavoro abbia inizio! Mi siedo sulla morbida poltrona con funzione massaggi. Accendo iPad, computer, telefono aziendale e schermo per le video conferenze. Documenti su documenti si accumulano sulla mia scrivania, ma non c’è da scoraggiarsi: il mio computer mi suggerisce come poterli catalogale.
12.30: la fame inizia a farsi sentire! Esco dalla mia stanza e mi dirigo verso le macchinette che forniscono di tutto: dalla pasta al ragù alla lasagna, da una fiorentina a delle ostriche. Inserisco i gettoni multimediali che variano di valore in base al necessario e ritiro il pranzo. Gusto il tutto al parco aziendale fornito di tavoli.

E’ ora di riprendere il lavoro: mi ritiro nella tana. Cifre assurde sono incise su alcuni fogli, ma niente problema: tiri fuori dal cassetto la calcolatrice. Basta posizionare la calcolatrice sui calcoli che si ha il risultato.                                                         18.15: sono veramente esausto! Forse è meglio tornare a casa. Salgo sull’auto e mi dirigo verso casa. Ma un traffico infernale mi blocca, quindi accendo la tv e vedo un bel film mentre gusto un ottimo champagne fornito direttamente dall’auto. Finalmente riesco a tornare. Entro a casa, siedo comodamente sul divano di pelle, anche esso dotato di massaggiatrice e dopo una giornata impegnativa mi regalo un bel pisolino.

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